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Fu
utilizzato da Lenin nel 1918 per ispezionare l’Armata Rossa
impegnata a lanciare l’offensiva contro il generale Kolcˇak
che portò alla vittoria di Samara. Lo chassis dello
yacht era stato ricavato da una vettura requisita alla Contessa
Sansroues rifugiatasi in Francia nei primi giorni della rivolta.
La scritta in cirillico sulla vela significa per l’Unione
Sovietica! Dalla testimonianza raccolta in Siberia nella seconda
metà degli anni Trenta del Commissario Politico per i Ghiacci
della prima fase rivoluzionaria sembra che lo stesso Lenin amasse
pilotare e manovrare la scotta, fischiettando il simpatico motivetto
The drunken sailor (altre persone aggiunsero che il testo era stato
variato in The drunken Georgian). Della vettura si perse ogni traccia
dopo il gennaio 1924: Stalin, insieme a molte altre cose, non amava
particolarmente la vela. |
Costruito attorno al 1786 su un progetto originale di Giuseppe Antonio
Guarneri detto del Gesù, era realizzato in abete, mentre
il fondo dello scafo era in legno di acero, che dava un tono più
basso. Per circa mezzo secolo non se ne seppe nulla, fino a quando
riapparve in Nevada, utilizzato da un costruttore di carillon di
origine boema, dedito, pare, anche all’occultismo. La leggenda
narra che Mojmìr Vyšebrod uscisse solo nelle notti
ventose e che non dovesse far nulla per manovrare lo yacht. Sembra
infatti che bastasse scrivere sulla pergamena della vela una composizione
per violino perché il boma ad arco si muovesse seguendo lo
spartito. Alcuni indiani Shoshoni affermarono di aver visto più
volte nel deserto un diavolo rosso che procedeva a zig zag emettendo
un suono terribile, ma non furono creduti dagli etnologi del tempo.
Mojmìr Vyšebrod trascorse i suoi ultimi giorni nel
sanatorio di Reno, affetto da violente emicranie e delirium tremens.
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Nella
primavera del 1903 venne annunciato ai giornali il calendario del
Primo Campionato di Vento Floreale. Le regate si disputarono sulle
spiagge di Belgio, Francia e Olanda con un gran successo di pubblico
e una vasta partecipazione di concorrenti provenienti da tutta Europa.
La manifestazione suscitò l’interesse anche degli Americani,
che si presentarono nell’aprile del 1907 con uno yacht dalla
vela alta circa 319 metri, sormontata ai quattro punti cardinali
da enormi gargoyles metalliche. Gli organizzatori rifiutarono l’iscrizione:
si discostava dallo spirito del tempo e faceva troppa ombra.
Nel
complesso si rivelò uno yacht sicuro e affidabile. Gli unici
problemi riguardarono una certa facilità dell’albero
a cedere a causa del pesante fregio portanumero in ferro
battuto.
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