La community in Italia

L’Italia, si sa, non è certo il luogo ideale per la vela di terra. Ma figuriamoci se questo può scoraggiare navigatori pronti a qualsiasi sacrificio per farsi due bordi da qualche parte. Tra i più fomentati del landyachting c’è Tommy di Rovereto. Vanta una decennale esperienza con il kite-buggy, con il quale, nel 1997, si è spinto anche in Africa per un raid tra Senegal e Mauritania. Con un Seagull XL si allena in un grande parcheggio vicino casa, ma la scorsa estate ha ottenuto la riconoscenza del suo yacht azzurro portandolo ad assaggiare la sabbia compatta e i venti potenti di La Franqui.
   
Pier Paolo Concas, qui impegnato con il suo autocostruito, mi descrive alcune splendide zone in Sardegna ottime per il carroavela per vento e fondo, immerse in aree protette e, in quanto tali, inaccessibili. Tra queste lo stagno di Sale Porcus, un oasi faunistica in provincia di Oristano, che in estate si prosciuga completamente. Ora c’è solo da far capire che i velisti di terra possono convivere perfettamente, come accade negli altri Paesi dove la pratica è più diffusa, con la natura.  Non faccio rumore, non inquino, il vento e la pioggia cancelleranno le uniche tracce che lascio, i piccoli solchi delle mie piccole rotelline: gli uccelli di solito se ne stanno tranquilli a osservare.
   
Se gli ultimi eventi vi hanno fatto dubitare della genuinità del calcio professionistico, ecco giunto il momento di dedicarsi alla sana attività del carroavela. Qui il blokart di Claudio Chicco ruba spazio allo Stadio di San Siro, a Milano. Altre foto e filmati di Claudio, che spesso va a navigare in Francia, li potete trovare su www.cieloblu.net/Carro.html.
   
Oliver è stato uno dei primi in Italia ad appassionarsi al carro a vela, soprattutto dopo la conquista del record di velocità da parte dell’Ironduck. In Italia naviga su terra, ma spesso si reca in Belgio o in Francia ed è stato un piacere incontrarlo di nuovo a Le Touquet per i Campionati del Mondo. Attualmente possiede un prezioso Seagull California, uno yacht di costruzione piuttosto sofisticata – notare l’asse alto – costruito in circa 50 esemplari prima di essere rimpiazzato dal Glider